Le Eriche sono piante autunnali per eccellenza, grazie alla loro fioritura settembrina che dura per tutto l’inverno e la loro incredibile resistenza al freddo.
Non è difficile in questa stagione vedere questa piante in terrazze, aiuole e giardini, o utilizzate come complemento d’arredo in appartamento.
I fiorellini bianchi, rosa, viola, bronzo ma anche bicolori permangono sulle Eriche fino in primavera, a patto che ricevano molto sole durante l’autunno.
In natura le Eriche prosperano nelle brughiere: il loro processo vitale favorisce la formazione di torba, usata per produrre i terricci.
Sono anche considerate piante indicatrici della vitalità del suolo, in quanto sono tra le prime a popolare i terreni dopo un incendio boschivo.
L’Erica è una pianta perenne a bassa manutenzione, che necessita di molta luce ma non resiste al sole diretto, prediligendo posizioni riparate. Teme il caldo torrido e l’aria asciutta, mentre ama il fresco ma non sopravvive a temperature inferiori a 0°C.
Tipi di erica: scopriamo i più diffusi
L’Erica Calluna vulgaris, l’Erica darleyensis e l’Erica gracilis sono tra le più diffuse, incrociate e ibridate fra loro per migliorare la quantità e il colore dei fiori fittamente disposti sui rametti.
Se interrate in piena terra necessitano di una distanza di impianto di almeno 30 cm l’una dall’altra e di un terriccio per acidofile, con uno strato drenante sul fondo del contenitore se coltivate in vaso. Il terriccio deve essere sempre umido ma non fradicio; si può appoggiare il vaso su uno strato di ghiaia o biglie di argilla inumidita.
Va innaffiata 2 o 3 volte a settimana, preferibilmente con acqua piovana o decalcificata perché mal sopporta l’acqua calcarea e ricca di cloro delle normali reti idriche domestiche.
Se la pianta non viene innaffiata si secca, ma conserva il suo aspetto decorativo e può essere comunque tenuta in vaso per arredare il terrazzo o in appartamento.
L’Erica è una pianta perenne trattata come stagionale; se si desidera tentare di farla durare da un anno all’altro, va rinvasata in primavera in un contenitore di plastica per trattenere bene l’umidità.
Dopo la fioritura, è consigliabile tagliare i rami a metà della loro lunghezza e posizionare i vasi in ombra fresca, umida e luminosa.
Per quanto riguarda la concimazione non ha bisogno di molto nutrimento: è sufficiente fornire un fertilizzante liquido per piante acidofile, ogni 15 giorni all’acqua di irrigazione.